La parte più bella del Ngorongoro è un profondo cratere vulcanico, la più grande caldera del mondo, larga circa 20 km, profonda circa 600 metri e con una superficie di circa 300 km quadrati.
Il cratere di Ngorongoro è una meraviglia mozzafiato.
Il cratere del Ngorongoro è uno dei siti più famosi dell’Africa e si dice che abbia la più alta densità di fauna selvatica del continente.
A volte viene descritto come l’ottava meraviglia del mondo e ha raggiunto una fama sempre maggiore nel corso degli anni attirando un numero sempre maggiore di visitatori.
Non c’è nessun altro luogo in Africa come Ngorongoro! Nessun’altro luogo permette di vedere una moltitudine di animali in un ambiente così strabiliante.
Il cratere Ngorongoro è la più grande caldera vulcanica intatta del mondo e ospita circa 30.000 animali.
Il bordo del Cratere è alto oltre 2.200 metri, da questo punto di osservazione è possibile distinguere le minuscole forme degli animali che si muovono sul fondo del cratere.
La sommità è spesso avvolta da nuvole ed è uno dei pochi luoghi in Tanzania dove può diventare freddo durante la notte.
Sul fondo del cratere è possibile trovare pascoli, paludi, foreste e il lago Makat (termine che i Maasai usano per dire per “sale”), un lago alcalino in cui affluisce fiume Munge.
Tutti questi vari ambienti attirano la fauna selvatica, qui possono bere, nuotare, pascolare, nascondersi o arrampicarsi.
Sebbene gli animali siano liberi di lasciare il cratere, il ricco suolo vulcanico ha dato vita a foreste lussureggianti, laghi e pascoli, rendendolo un ambiente ospitale per le prede ed i predatori.
Cratere di Ngorongoro: punti chiave della fauna selvatica
Il cratere di Ngorongoro è una delle aree della Tanzania in cui è possibile vedere il rinoceronte nero, purtroppo in via di estinzione, poiché riesce ancora a prosperare in questo ambiente idilliaco e protetto.
Attualmente è una delle poche aree in cui continuano a riprodursi in natura.
Tra i predatori è facile riuscire ad incontrare i leopardi e si possono vedere dei favolosi leoni dalla criniera nera.
Infine molti fenicotteri sono attratti dalle acque del Lago Magadi.
Cratere di Ngorongoro: viaggi nel villaggio di Maasai
Parte della ragione dietro la decisione di creare l’area di conservazione di Ngorongoro è stata quella di preservare il popolo Maasai, che si era trasferito in questo luogo lasciando le pianure del Serengeti.
Sono un popolo nomade e costruiscono villaggi temporanei in fattorie circolari chiamate “bomas”. È possibile visitarne un paio, visto che sono aperte ai turisti.
In questi luoghi si può notare come le capanne siano costruite seguendo uno schema rigoroso: la prima casa sulla destra dell’entrata principale sarà la casa del capo famiglia, la seguente quella della prima moglie. La prima casa sulla sinistra sarà quella della seconda moglie, se presente. A seguire sono le casette per i bambini e le bambine. I figli vivono con la madre fino a circa 5 anni di età, dopo dormono da soli. L’uomo dorme da solo e visiterà la moglie quando necessario.
Inoltre è possibile sedersi attorno ad un fuoco, godendosi il suo calore e la sua luce, alimentato col letame dei bovini allevati dai Masaai.
I Masaai sono tradizionalmente pastori, e la loro cultura gravita attorno alla cura del bestiame. Sono anche dei grandi guerrieri.
Anche se non sono più autorizzati a costruire i loro villaggi nel cratere, continuano a farvi pascolare ed abbeverare il loro bestiame, incuranti della presenza di possibili predatori.